Il Bonus Ristrutturazione è un’agevolazione fiscale offerta dal governo italiano per incentivare i lavori di ristrutturazione edilizia, permettendo di ottenere una detrazione sull’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) pari al 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Questa detrazione può essere ripartita in 10 rate annuali di pari importo.
Chi può beneficiarne?
Il Bonus Ristrutturazione è disponibile per:
- Proprietari e nudi proprietari dell’immobile
- Locatari (affittuari)
- Comodatari (chi ha l’immobile in comodato d’uso)
- Soci di cooperative
- Condomini per lavori sulle parti comuni
- Conviventi, coniuge o familiari conviventi del proprietario dell’immobile, se sostengono le spese di ristrutturazione
Quali interventi sono coperti?
Il bonus copre diversi tipi di lavori, tra cui:
- Manutenzione straordinaria (rifacimento impianti, sostituzione infissi, ecc.)
- Restauro e risanamento conservativo
- Ristrutturazione edilizia (rifacimento facciate, demolizioni e ricostruzioni)
- Installazione di ascensori e scale di sicurezza
- Lavori di risparmio energetico
- Rifacimento di tetti e pavimenti
- Interventi per prevenzione di furti o incidenti domestici
Come richiederlo?
Per richiedere il Bonus Ristrutturazione è necessario:
- Effettuare il pagamento tramite bonifico parlante, indicando nella causale i dati della detrazione, il codice fiscale del beneficiario e la partita IVA o il codice fiscale dell’azienda che esegue i lavori.
- Conservare la documentazione: fatture, ricevute dei pagamenti, permessi edilizi e autorizzazioni.
- Inserire le spese nella dichiarazione dei redditi per ottenere la detrazione IRPEF.
Detrazioni su altri interventi collegati
Oltre ai lavori di ristrutturazione vera e propria, il bonus copre anche le spese per progettazione, sopralluoghi, perizie e consulenze professionali necessarie a eseguire i lavori.
Inoltre, il Bonus Ristrutturazione può essere abbinato ad altri incentivi, come l’Ecobonus (per interventi di efficienza energetica) o il Bonus Mobili (detrazioni per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici).
Sconto in fattura e cessione del credito
In alternativa alla detrazione fiscale, è possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito. Questo significa che il contribuente può cedere il diritto alla detrazione direttamente all’impresa che esegue i lavori, ottenendo uno sconto immediato sul costo dell’intervento o cedendo il credito a terzi, come istituti bancari.
Il Bonus Ristrutturazione rappresenta un’opportunità preziosa per chi desidera migliorare il proprio immobile, risparmiando sui costi e allo stesso tempo beneficiando di importanti agevolazioni fiscali.
Quali documenti servono per il bonus ristrutturazione?
Per accedere al Bonus Ristrutturazione, è necessario presentare una serie di documenti che attestano l’esecuzione dei lavori, i pagamenti effettuati e la conformità dell’intervento alle normative. Ecco l’elenco completo dei documenti che servono:
1. Titolo abilitativo per i lavori (se richiesto)
In base al tipo di intervento, è necessario avere uno dei seguenti permessi:
- CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo.
- SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) se i lavori comportano modifiche strutturali.
- Permesso di costruire, se richiesto dal Comune per interventi maggiori.
Se i lavori rientrano nella manutenzione ordinaria, come la tinteggiatura o la sostituzione di pavimenti, non è necessario alcun titolo abilitativo, ma è consigliabile avere una dichiarazione dei lavori eseguiti.
2. Bonifico parlante
Per ottenere la detrazione, il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico parlante, un tipo di bonifico specifico che riporta queste informazioni obbligatorie:
- Causale del versamento, che faccia riferimento alla legge sulla detrazione fiscale (art. 16-bis del DPR 917/1986)
- Codice fiscale del beneficiario della detrazione
- Partita IVA o codice fiscale dell’impresa o professionista che ha eseguito i lavori
3. Fatture e ricevute
Conserva tutte le fatture relative ai lavori eseguiti e ai materiali acquistati, nonché le ricevute di pagamento effettuate tramite bonifico parlante.
4. Dichiarazione di conformità
Se i lavori riguardano impianti elettrici, idraulici o di riscaldamento, è necessario ottenere una dichiarazione di conformità rilasciata dalla ditta che ha eseguito i lavori, attestando che gli impianti rispettano le normative vigenti.
5. Comunicazione all’ENEA (per lavori di efficienza energetica)
Se i lavori di ristrutturazione comportano un miglioramento dell’efficienza energetica (ad esempio, installazione di infissi o impianti di riscaldamento ad alta efficienza), è obbligatorio inviare una comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dal termine dei lavori.
6. Dichiarazione dell’amministratore di condominio (per lavori su parti comuni)
Se la ristrutturazione riguarda le parti comuni di un condominio, l’amministratore dovrà rilasciare una dichiarazione che certifichi la suddivisione delle spese tra i condomini.
7. Documentazione tecnica e progetti
Per interventi di ristrutturazione complessi, come modifiche strutturali o interventi sull’impiantistica, è necessario conservare anche i progetti tecnici e le autorizzazioni comunali o regionali rilasciate.
8. Dichiarazione di inizio lavori
In alcuni casi, è necessario inviare una dichiarazione di inizio lavori al Comune, con i dati relativi alla ditta incaricata e al tipo di lavori previsti.
9. Certificato di accatastamento
Per accedere al Bonus Ristrutturazione, l’immobile deve essere regolarmente accatastato. Se l’immobile non è ancora accatastato, dovrà essere registrato prima dell’inizio dei lavori.
10. Altri documenti utili
- Copia della notifica preliminare ASL, se richiesta per i lavori che comportano la presenza di più imprese esecutrici.
- Eventuali contratti di appalto stipulati con le imprese che eseguono i lavori.
11. Dichiarazione dell’immobile ad uso abitativo
Inoltre, se l’immobile è affittato o in comodato d’uso, il proprietario o l’inquilino che sosterrà le spese dovrà presentare la dichiarazione che l’immobile è destinato ad uso abitativo.
12. Dichiarazione di consenso del proprietario (se necessario)
Nel caso in cui l’immobile sia in affitto o in comodato, e l’inquilino o il comodatario effettui i lavori, è necessaria una dichiarazione del proprietario che esprima il consenso alla ristrutturazione.
Conclusione
Conservare con cura tutta la documentazione richiesta è fondamentale per poter accedere alle agevolazioni fiscali del Bonus Ristrutturazione e presentare correttamente la richiesta durante la dichiarazione dei redditi.